lunedì 19 settembre 2011

Sarò il tuo passato

Sarò il tuo passato,
manco al tuo presente,
smarrii il mio futuro
ghiacciato in un catalogo di fatti
attraverso la tenerezza
e le ragnatele lacerate della nostalgia
fino a sfumare in una leggenda familiare.

Frugherai nella mia cenere
cercando conferma alla tua memoria
per una frase, un gesto,
condividendo lo sforzo ed il trionfo
del ritorno in luce,
gocciolante di tempo perduto.

Vorrei il sogno di chiunque,
che un mio segno ti sfiorasse l'anima
creando il piccolo miracolo di sempre:
esisto, come fossi qui,
in un altro tempo ed un altro dove.
Dentro di te.

venerdì 29 gennaio 2010

Tornerò fra vent'anni

Tornerò fra vent'anni:
appenderò alla tua porta il mio zaino;
guardaci dentro piano, cauta:
conterrà tramonti ed albe,
panorami e fiori,
pensieri, dubbi e certezze;
cianfrusaglie raccolte in milioni di respiri.
Tra vent'anni, quando tornerò,
aprendo la porta troverai uno stanco sorriso,
il dubbio del tempo trascorso;
le tue mani, le mie mani.
Quando, tra vent'anni, sarò tornato
i sogni si salderanno ai ricordi
e i capelli palpiteranno al sospiro del vento;
solo un attimo sconcertato, poi
i tuoi occhi saranno nuovamente pronti
a vivere ancora.

Davanti a me

Davanti a me
bocca mobile, occhi lucenti
come allora, come sempre
un'altra storia dietro il mio sguardo,
un'altra nelle tue parole
niente all'altezza del vento impetuoso
che gonfiò vele sconosciute
mai più ammainate.
Ora pendono e talvolta sbattono
ma sono soffi inadeguati,
quelli che bastano per vivere
al difuori della pelle.

Eccomi

Eccomi,
senza vento nei capelli,
senza profumi o sospiri.
Fermo
Zitto
Incrostato di attesa,
l'aria è solo materia di respiro,
temperatura e rumore.
Nascoste dietro le spalle
caverne di scabro silenzio
e buio senza eco.
Eccomi, ripeto,
cosciente di domande senza risposta.
Eccomi.
Chi è che parla nel vuoto senza movimento?
Senza un dove ed un presente,
eccomi.

Ho sfiorato la tua ombra

Ho sfiorato la tua ombra,
ma non eri tu.
Accecato dai tuoi occhi
ho proteso le mani perché m'aiutassi a non cadere,
ma non c'eri.
Ipnotizzato dalle tue labbra mi sono svegliato
da solo.
Ora,
un passo più in là,
del tuo fantasma non resta che
cenere,
poca
e sparsa a schiarire l'asfalto.
Mi limito a vederti,
sentirti parlare,
come se ci fossi.